Un mare di opportunità

Nel frattempo chi, come noi, era abituato a frequentare gli ambienti naturali, si è trovato chiuso in casa a sognare cieli aperti, orizzonti infiniti e profondità accoglienti fino a che…. ci siamo resi conto che poteva essere l’occasione giusta per riportare di fronte all’opinione pubblica la mancanza di un’Area Marina Protetta nelle acque dell’Arcipelago Toscano. L’inattività forzata ci fornisce tempo ed energie in più sappiamo di non essere i soli a volerlo! Legambiente Arcipelago (associazione da cui è partita l’iniziativa), le Guide subacquee del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e l’associazione Diversamente Marinai, si sono riunite insieme al CED-Centri Elbani DIving (di cui Diving in Elba fa parte) nel GRUPPO PETIZIONE AMP.

Grazie al lavoro di gruppo svolto, che ha messo in campo le conoscenze di tutti, è stato stilato il testo della petizione che potete trovare qui ( firmate è importante!), ma non solo! Infatti, grazie alla rete di contatti di tutti i partecipanti, in sole 2 settimane la petizione ha potuto raggiungere le 5000 firme! Ricevendo il sostegno anche di Legambiente Toscana e Legambiente Nazionale.

La campagna viene portata avanti anche sulla pagina Facebook Subito l’istituzione dell’Area Marina protetta dell’Arcipelago Toscano grazie a delle simpatiche vignette eccone alcune.

Di seguito il testo della petizione

Per l’istituzione dell’Area Marina Protetta dell’Arcipelago Toscano


Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Al Presidente della Regione Toscana 

Ai Sindaci dell’Arcipelago Toscano 

All’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano 


La natura fornisce beni di tipo materiale e immateriale. Ma quanto costa il degrado degli ecosistemi? A quanto pare molto.

Istituire un’Area Marina Protetta significa creare prosperità per i cittadini di oggi e per le generazioni a venire. L’Area Marina Protetta è la soluzione per coniugare benessere ambientale ed economico, portando a un ripopolamento ittico e quindi a un incremento del pescato a medio/lungo termine e a un aumento dell’attrattiva turistica. La sensibilità verso la tutela dell’ambiente e la crisi che i comuni costieri toscani dovranno affrontare a seguito del CoVid-19, chiedono alle istituzioni scelte coraggiose che contribuiscano al rilancio dei territori e al benessere di tutti i cittadini residenti, dei turisti, degli abitanti dei comuni limitrofi.

Studi fatti da biologi ed economisti italiani dimostrano come l’indotto dei territori costieri dipenda in buona parte dalla condizione dei mari, a partire dalle attività più strettamente correlate con la sua fruizione (centri di immersione, diporto, pesca, operatori balneari) a quelle che ne beneficiano di riflesso (alberghi, ristoranti, bar, commercianti, noleggio natanti, ecc.). L’esperienze di Aree Marine Protette precedentemente istituite dimostrano come, quando gestite bene, queste possano fare aumentare il capitale della pesca da 5 a 10 volte (si veda questo studio di Enric Sala). 

Gli ambienti marini, quando opportunamente protetti, provvedono a fornire importanti servizi ecosistemici quali: zone di riproduzione per il pesce di interesse commerciale, aree di stoccaggio delle emissioni di CO2 sotto forma di biomassa, protezione delle coste dall’erosione e generazione di una buona parte dell’ossigeno che ci serve per respirare (tutto è raccolto in questo articolo).

L’istituzione dell’Area Marina Protetta nell’Arcipelago Toscano proteggerebbe risorse ambientali fondamentali, regolamentandone sapientemente l’uso in modo che diventino un patrimonio per il presente e per le generazioni future, agendo come uno strumento di valorizzazione e promozione del territorio pensato per un turismo di qualità che non lo impoverisca sovrasfruttandolo, bensì lo tuteli valorizzandolo. 


Chiediamo quindi al Ministero dell’Ambiente, ai Comuni dell’Arcipelago Toscano, all’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano e alla Regione Toscana, di riavviare immediatamente l’iter istitutivo dell’Area Marina Protetta-Parco a mare che comprenda le coste delle isole di Elba, Giglio e Giannutri, agendo il più velocemente possibile nella duplice ottica di (i) un’urgente tutela di questi territori, contributo indispensabile per mitigare la crisi ambientale dovuta al forte impatto antropico, e di (ii) una ripresa economica a seguito della crisi dovuta al CoVid-19. L’istituzione era prevista dalla legge n.979 del 1982,  dalla legge n.394 del 1991 e dalle convenzioni e dagli accordi internazionali sulla biodiversità sottoscritti dall’Italia.


Legambiente Arcipelago Toscano

Guide Subacquee del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

CED – Associazione Centri Elbani Diving 

ASD Diversamente Marinai

Accompagna la petizione anche un bellissimo video

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